Marta BERTOLOTTO
Figlia d’arte, scherzando dice che, forse, ha cominciato con il volley quando era ancora nella pancia di mamma Ornella. Ha iniziato sul serio a 8 anni con l’Amatori a Rivarolo. D’altronde con entrambi i genitori, Ornella (Marchese) e papà Gino, e con lo zio Aldo (Marchese), tutti storici pallavolisti genovesi, la sua strada era tracciata anche se non ha mai avuto pressioni dalla famiglia che l’ha sempre lasciata libera di fare scelte autonome e l’ha sempre supportata. Successivamente Marta è approdata al VGP di Fabrizio Fossati, con il quale ha vinto a livello giovanile tutto quanto era possibile vincere tra campionati e riconoscimenti individuali. In seguito ha preso il volo verso San Donà di Piave in Under 18 e B1, poi ha girato l’Italia per parecchi anni in diverse società. Oggi, dopo il tesserino da allievo allenatore, sta frequentando il corso per il 1° grado in prospettiva futura. È iscritta al corso di laurea triennale in Scienze dell'Alimentazione e della Gastronomia presso l'Università Telematica San Raffaele di Roma, facoltà di Agraria e oltre alla passione per la cucina le piace il cinema e la lettura. “Alla Normac non conoscevo quasi nessuna delle giocatrici - afferma Marta - ma mi sembra sia un buon gruppo e la società è molto seria ed organizzata. E’ importante la presenza di persone che siano vicine alle atlete creando un ambiente societario positivo”. Oggi, con il ritorno a Genova, sta pensando anche al dopo pallavolo.
scritto da Aldo DE CRIGNIS